In cosa crediamo:
Inclusione
Autenticità
Comunità
Crediamo che ogni nota sia una porta.
Alcune si aprono subito, altre hanno bisogno di tempo.
Che imparare non significhi arrivare primi,
ma sentirsi a casa lungo la strada.
Che suonare insieme sia una delle forme più belle di capirsi,
anche senza parlare.
E che la musica, in fondo, non sia una gara.
Ma una festa dove c'è posto per tutti.
La musica, da queste parti, è una cosa seria.
Talmente seria... che ci divertiamo un sacco a farla.
Una filosofia nata da una storia vera:
Nel 2004, due amici — Paolo Sportelli e Paolo Morbini — sognavano un luogo diverso dove insegnare musica. Non una scuola fatta di regole rigide e competizione, ma uno spazio umano, accogliente, dove ogni allievo potesse sentirsi a proprio agio, rispettato nei suoi tempi e valorizzato per quello che è.
Dopo anni al CPM di Milano, avevano capito quanto potesse essere difficile, per i più timidi o insicuri, trovare il proprio posto. Così, quando si presentò l’occasione, presero coraggio e trasformarono quel sogno in realtà: nacque il Borgo della Musica, in un piccolo spazio in Via Isimbardi, allestito con amore e grazie all’aiuto di amici fidati.
Uno di loro era Tonino Rorro, artigiano esperto e amico dei “due Paoli”, che con la sua impresa, la A.R.T., curò personalmente tutta la ristrutturazione degli interni.
Certo, non è sempre stato facile. La crisi del 2008, i momenti di difficoltà economica, il dubbio di dover chiudere tutto. E poi la pandemia, il periodo più duro, quando sembrava che il sogno stesse per spegnersi.
Ma proprio nei momenti più bui è emersa la nostra vera forza: la voglia di non mollare, di credere nelle persone, di ripartire dalla comunità.
Nel 2010 è arrivato Massimo Cola, oggi vice direttore. Dopo esperienze complesse, ha trovato nel Borgo una seconda casa.
Nel frattempo, Paolo Morbini ha scelto una nuova vita artistica a Tenerife. E così Paolo Sportelli ha continuato il cammino con il supporto di chi crede ancora nel valore di questo luogo.
Con la crescita esponenziale degli allievi, nel 2024 è entrata nello staff Stefania Bartolini, oggi responsabile di segreteria.
E poi ci sono loro:
Luca La Porta, responsabile tecnico
Greta Spampinato, custode dello spirito del Borgo
Lorenzo Capucci, giovanissimo amico e volontario
Persone che fanno del Borgo una casa vera, in cui ognuno trova il proprio posto.
Un momento chiave nella rinascita del Borgo è arrivato nell'estate del 2021, quando Ruggero Pazzaglia, batterista e caro amico, telefonò a Paolo proponendogli di partecipare come "scuola test" a un nuovo progetto di marketing per scuole di musica, che stava ideando insieme a Gabriele Prevato, pianista jazz e consulente. Ruggero poi ha abbandonato il progetto per dedicarsi all'insegnamento, ma Paolo ha deciso di proseguire.
L'aiuto di Gabriele è stato determinante: con il suo supporto, il Borgo ha ritrovato nuova energia, visione e strumenti per crescere.
Da 24 allievi nel 2021... a oltre 100 oggi. Ma ciò che conta è che ogni persona che entra qui trovi:
una guida che lo accompagna,
uno spazio che lo accoglie,
una comunità che lo fa sentire a casa.
Ah, e poi c'è Mario, il bassotto tedesco a pelo duro di Stefania. Simpatico, affettuoso, sempre presente: è diventato a tutti gli effetti la mascotte del Borgo. Sul sito compare ufficialmente nello staff come “accoglienza clienti e animazione”. E a ben vedere, se c'è qualcuno che riesce sempre a strappare un sorriso... è lui.
Ecco perché diciamo che la nostra filosofia non è nata su un manuale di pedagogia musicale, ma dentro una storia vera. Una storia di musica, certo, ma soprattutto di persone.
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